mercoledì, maggio 30, 2007

FMCity aka Dido e Stiso


Molto probabilmente nessuno ha mai sentito parlare di Dido e Stiso...ma se aveste girato per la bassa Romagna tra il 1996 e il 2000 forse ne avreste potuto sentir parlare dai (primi) b-boys della riviera...dico questo con tono ironico - certamente - e mi fa sorridere quanto, a distanza di anni, capiti ancora di incontrare qualche ventenne che dice: "Ehi, ma io ti conosco: tu sei Dido! Eri famoso una volta!" ...tra i ragazzini, certamente.
Internet, YouTube, i vari blog...questo mondo non esisteva meno di dieci anni fa, se ne avessi avuto l'opportunità avrei uploadato da tempo questo video, questa chicca che rimarrà un bel ricordo di un altrettanto bel periodo di spenseratezza...dedicato a tutti coloro che c'erano. E a chi ha mai sentito parlare di noi, i vecchi di Faenza...;-)

Andate qui per scaricarlo direttamente sul vostro portatile (40 Mb). Buona visione.


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martedì, maggio 29, 2007

Me ne vado su Wordpress!


Sto per muovermi su Wordpress, in questi giorni lo sto studiando per capirne appieno il funzionamento...se tutto va bene potrete continuare a seguire i miei blog tutti insieme (Q-riositatem e The Future) su un'unica piattaforma - o meglio - un unico blog che è diviso in categorie...le quali avranno gli stessi nomi di ora....e a cui aggiungerò molte altre categorie, visto che di cose di cui interessarsi e di cui parlare ce ne sono sempre un mucchio...;-)
Una volta ultimato lo spostamento credo che i vecchi indirizzi url rimanderanno automaticamente al nuovo sito, per cui...non spaventatevi se non ci capirete molto la prima volta...

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giovedì, maggio 24, 2007

Come sensibilizzare al proprio "quotidiano"

Questa sì che è una genialata. Non dovrei dirlo, perchè non si fa, ma ci avevo già pensato anch'io...semplicemente non l'ho mai veramente realizzato. Cosa? Un azione di sensibilizzazione delle persone verso il proprio quotidiano, verso "le stesse, solite cose" che ci circondano...Quelle che - guarda un po' - ci sembrano diverse quando torniamo dopo una prolungata assenza da casa. La sensazione è che qualcosa è cambiato mentre eravamo in viaggio, anche se invece siamo cambiati solo noi (cambiano le persone, non i luoghi). Questa strana sensazione di "rivalutazione" della propria città (e la città è solo uno dei primi esempi) al ritorno da un lungo viaggio non è altro che il risultato di uno spostamento del proprio punto di vista sul mondo e sulle cose. E fin qua niente di che.

Ma perchè non siamo in grado di provare la stessa sensazione senza muoverci fisicamente da dove siamo? Costa fatica, tutto qui. Spostare il proprio punto di vista è faticoso. Anche perchè è già faticoso averne uno di punti di vista.

Beh, il duo 0100101110101101.ORG (Eva e franco Mattes, gli inventori del finto artista serbo Darko Maver per intenderci) ci ha riflettuto sopra e ha ben pensato di installare al di fuori di un palazzo qualsiasi nel centro di Viterbo (in data 20/09/2006) una perfetta riproduzione del cartello contenente informazioni turistiche che si espone di solito all'esterno dei numerosi palazzi e chiese storici italiani. Solo che il cartello recita (clicca sulla foto per ingrandire):



Niente da dire se non che si tratta di una bellissima iniziativa che ha accolto - peraltro - numerosi apprezzamenti da parte di tutti i passanti. Ecco, il punto è che la finalità di operazioni come questa è quella di entrare in disuso, in quanto si auspica che le persone non debbano più necessitare di interventi artistici (Obey è un altro esempio eclatante) per riuscire a spostare il proprio punto di vista sul mondo. Ci riusciremo? Chissà.

Andate sul sito ufficiale, ne vale la pena ;-) 0100101110101101.org

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domenica, maggio 20, 2007

Un vaso portatile alla toilette...

Questa è la foto con cui ho partecipato al concorso indetto dall'Osteria della Sghisa (Faenza) in collaborazione con lo staff Freitag di Zurigo: Metti a fuoco la tua Freitag. La mia foto è arrivata al terzo posto...ho vinto una bella serata per due con cena e cinema pagati...chi vuole venire con me? ;-)

Premi

DRAGNET F-12
+ 1 notte per 2 a Zurigo


Portafoglio FREITAG

CINEMANGIANDO per 2

Portachiavi FREITAG

1 bottiglia di vino
Torre di Ceparano 2000
Fattoria Zerbina



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A chi assomiglierei io?!?!

http://www.myheritage.com

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venerdì, maggio 18, 2007

Crimen sollicitationis


Prima di pubblicare questo post ho effettuato i dovuti approfondimenti e visto per intero i video che seguono, dopodichè ho fatto le mie considerazioni e ho deciso - senza esitazione alcuna - di contribuire, nel mio piccolo, a una giusta diffusione di informazione. Non voglio aggiungere commenti nè giudizi personali in quanto penso che qualsiasi persona sana di mente e ragionevole (per quanto devota e religiosa oppure atea o agnostica) alla luce dei fatti e delle prove inconfutabili non possa che riconoscere chi ha delle colpe. Queste colpe sono attribuite alla Chiesa.

Premessa: In questo post si parla del tragico fenomeno degli abusi sessuali su minori perpetrati da preti di tutto il mondo e dell'esistenza di un documento ufficiale (promulgato dal Vaticano stesso, approvato dal Papa) emesso nel 1962, dal nome Crimen Sollicitationis, il quale invoca segretezza assoluta su qualsiasi atto criminale sessuale rivolto a animali, uomini, donne e bambini rivolto sia ai preti incriminati e
sia alle vittime. Maggiori informazioni sul Codice di Diritto Canonico (il codice normativo interno alla Chiesa, diverso - guarda un po' - dal codice civile) le trovate su Wikipedia, su cui potete approfondire - per mezzo degli altri link messi a disposizione - l'argomento per vostro conto.
Non sono a favore di esplicite accuse contro Papa Tizio o Papa Caio anche se ho certamente le idee ben chiare e i miei giudizi consolidati. Penso solo sia inammissibile che questo documentario non sia ancora stato trasmesso in Italia sulla rete nazionale (di cui paghiamo il canone) e non mi aspetto che lo sarà mai, il che rientra perfettamente in linea con l'atteggiamento di copertura e auto-difesa adottato da sempre.

Questo documentario è un dossier della BBC dal titolo "Panorama" (della durata complessiva di 39 minuti circa) trasmesso il 1 ottobre 2006, potete vederlo per intero su Google Video Italia.
Io ho deciso di pubblicarlo sul mio blog in omaggio agli sforzi dello staff di Bispensiero (www.bispensiero.it - blog-magazine di informazione e controinformazione) che lo ha tradotto in italiano aggiungendo i sottotitoli. Potete leggere anche l'intera trascrizione del testo sul sito originale.













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martedì, maggio 15, 2007

Amarcord...quand'ero uno sk8ter ;-)


Madonna quanti ricordi queste scarpe...girovagando quà e là scopro che la Airwalk le produce ancora! Non avete idea di che tuffo nel passato mi fanno fare, sono state le scarpe che ho posseduto e adorato di più in assoluto! Le ho devastate a forza di flippare: double flip, nollie flip, varial, varial shove-it 180 e tutta quella serie di tricks ormai super desueti...le ho trovate in un sito tedesco, visto che a settembre una capatina gliela faccio mi sa che sarà uno degli acquisti più sfiziosi ;-) anche se costano ancora un botto: 79,95 €. Sempre meglio che le f***te All Stars che ho sempre detestato...Metallo!

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venerdì, maggio 11, 2007

Quesiti italiani

Tiè, oggi mi si dev'essere risvegliata la vena patriottica, non so neanch'io per quale ragione. In fondo, però, non ho avevo ancora mai dipanato quel paio di dubbi che ho sempre avuto sui significati intrinsechi del nostro tricolore e di molti passaggi all'interno dell'inno di Mameli...presto detto ho trovato le mie risposte su questo sito -dalla grafica essenziale- ben fatto e fornito di riferimenti bibliografici/link. Per comodità riporto le notizie che più mi interessano, se volete approfondire per vostro conto il link è questo (radiomarconi.com).
Dunque: il tricolore è stato riconosciuto come vessillo nazionale con la Costituzione repubblicana del 1947 (“La Bandiera della Repubblica Italiana è il Tricolore: verde, bianco e rosso a tre bande verticali di eguale dimensione” art.12).

Cosa significano i tre colori:
Verde = Il colore delle nostre pianure;
Bianco = Il colore delle nostre cime;
Rosso = Il sangue dei caduti.

Nel suo discorso tenuto il 7/1/1897 a Reggio Emilia per celebrare il 1^ centenario della nascita del tricolore, Giosuè Carducci associa al bianco "la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi"; al verde "la perpetua rifioritura della speranza" e al rosso "la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi". Altri significati ancora associano al bianco la vittoria, la prudenza e l'autorità; al verde la natura, l'uguaglianza, la gioia e la libertà; mentre al rosso si associa l'ardire e il valore.

Ma perchè proprio questi 3 colori? La "non-Italia" del 1796 era invasa dalle vittoriose armate napoleoniche e costituita dalle numerose "mini-repubbliche" di ispirazione giacobina (che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti); quasi tutte queste mini-repubbliche avevano adottato - seppur con varianti di colore - bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni chiaramente ispirate al modello francese del 1790. Tant'è vero che il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 adottando la bandiera Cispadana di tre colori, appunto: verde, bianco e rosso.
Nel 2003 (!), finalmente, sono stati codificati i toni del nostro tricolore: verde prato brillante (17-6153); bianco latte (11-0601); rosso pomodoro (18-1662) della scala Pantone tessile. Le tre bande di colore sono di uguale dimensione.



L'inno di Mameli, invece, ha una storia un po' diversa: è diventato -sì- l'inno nazionale italiano (dopo il 1946) sebbene nessuno lo abbia ancora ufficializzato con un decreto (!).
E' stato avanzato un disegno di legge da parte dei senatori GRILLO, AMATO, STANCA, SELVA, PASTORE, PICCIONI, RAMPONI, POSSA, MAFFIOLI, IZZO, COMINCIOLI e ASCIUTTI il 18/07/2006 (Disegno di legge n.821) che chiede una modifica all'art. 12 della Costituzione per citarlo e decretarlo ma finora non è ancora stato approvato. Il poema originale s'intitola "Canto degli italiani" e fu scritto dallo studente ventenne e patriota Goffredo Mameli nell'autunno 1847. A 22 anni muore ferito ad una gamba, era a fianco di Garibaldi. Sempre nello stesso anno, il 1847, Michele Novaro adatta lo scritto alla musica e dà origine all'inno così come lo conosciamo, sebbene abbia subito qualche variazione (l'originale citava "Evviva l'Italia" e non "fratelli...") e sia stato censurato quando più fece comodo. L'inno diventò subito motivetto popolare e non inno nazionale. Infatti è solo dal 1946 che sostituì la classica Marcia Reale, vero inno d'Italia dal 1861 al 1946.


Ecco invece un'analisi del testo dell'inno di Mameli, in modo da capire i vari riferimenti poco chiari:

Fratelli d'Italia
testo di Goffredo Mameli - musica di Michele Novaro

"Fratelli d'Italia / L'Italia s'è desta (1a)

(1a) Italiani, fratelli di una stessa Patria. Nel manoscritto originario, le parole "Fratelli d’Italia" non compaiono. Era scritto invece "Evviva l’Italia".

/ Dell'elmo di Scipio / S'è cinta la testa (1b) /

(1b) La cultura di Mameli è classica ed è forte in lui il richiamo alla romanità. L'Italia, ormai pronta alla guerra contro l'Austria, si cinge la testa, in senso figurato, (s'è cinta la testa) con l'elmo dell'eroico generale romano Publio Cornelio Scipione, detto poi l'Africano, (Scipio) che nel 202 a.C. sconfisse il generale cartaginese Annibale nella famosa battaglia di Zama (nella attuale Algeria), riscattando così la precedente sconfitta di Canne e concludendo la seconda guerra punica. Dopo la disfatta, Cartagine sottoscrisse il trattato di pace con Roma per evitare la totale distruzione.

Dov'è la vittoria? / Le porga la chioma (2) / Che schiava di Roma / Iddio la creò.

(2) Qui il poeta si riferisce all'uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano invece i capelli lunghi. Dunque la Vittoria deve porgere la chiome perché le venga tagliata quale schiava di Roma sempre vittoriosa.

Stringiamci a coorte (3)/ Siam pronti alla morte, / Siam pronti alla morte (4)/ Italia chiamò

(3) La coorte, cohors, era un'unità da combattimento dell'esercito romano, decima parte di una legione; nulla a che vedere con la corte.
(4) Qui a tutti tremano le vene dei polsi, altri fanno scongiuri, ma vale la pena ricordare che l'autore fu coerente con le sue parole.

Noi siamo da secoli (4a) / Calpesti e derisi, / Perchè non siam popolo, / Perchè siam divisi. / Raccolgaci un' unica bandiera, / Una speme, /Di fonderci insieme / Già l'ora suonò.

(4a) Mameli sottolinea il fatto che l'Italia non è unita. All'epoca infatti (1848) era ancora divisa in sette Stati.

Stringiamci a coorte...

Uniamoci, uniamoci / L'unione e l'amore / Rivelano ai popoli / Le vie del Signore (5) /
Giuriamo far libero / Il suolo natio / Uniti per Dio (6)/ Chi vincer ci può?

(5) A dire la verità si potrebbe intravedere in questi versi un sentimento democristiano ante litteram, ma è nota la religiosità di Mazzini, spesso deriso per questo da Marx con il nomignolo di Teopompo.
(6) Il verso "Uniti per Dio" in alcune versioni appare come "Uniti con Dio", per non essere confusa con l'espressione popolare e quasi blasfema "per Dio" ancora oggi in uso nel linguaggio popolare italiano. Nel poema però il verso è derivato da un francesismo che significava "da Dio" o "attraverso Dio".

Stringiamci a coorte...

Dall'Alpe a Sicilia / Dovunque è Legnano (7), / Ogn'uomo di Ferruccio (8)/ Ha il cuore e la mano, /
I bimbi d'Italia / Si chiaman Balilla (9)/ Il suon d'ogni squilla / I vespri suonò (10).

(7) Ossia la battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, in cui i comuni italiani uniti in lega e guidati da Alberto da Giussano sconfisse il Barbarossa.
(8) In questa strofa, Mameli ripercorre sei secoli di lotta contro il dominio straniero. Anzitutto, la battaglia di Legnano del 1176, in cui la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa (ovunque è Legnano). Poi, l'estrema difesa della Repubblica di Firenze, assediata dall'esercito imperiale di Carlo V nel 1530, di cui fu simbolo il commissario generale di guerra della Repubblica fiorentina, Francesco Ferrucci (ogn'uom di Ferruccio ha il cor e la mano). Dieci giorni prima della capitolazione di Firenze (2 agosto) egli aveva sconfitto le truppe nemiche a Gavinana. In Firenze fu ferito, catturato ed ucciso da Fabrizio Maramaldo (capitano dell'esercito imperiale), un italiano al soldo dello straniero, al quale rivolge le parole d'infamia divenute celebri "Tu uccidi un uomo morto".
(9) I "Fascisti" non rientrano nell'affermazione, in quanto "Balilla" è il soprannome di Giambattista Perasso (interessante delucidazione N.d.B.), il ragazzo quattordicenne genovese, che con il lancio di una pietra, diede inizio alla rivolta popolare di Genova contro gli austro piemontesi il 5 dicembre 1746 .
(10) Ogni squilla significa "ogni campana". E la sera del 30 marzo 1282, tutte le campane chiamarono il popolo di Palermo all'insurrezione contro i Francesi di Carlo d'Angiò, i Vespri Siciliani. ( Per stanarli gli facevano vedere dei ceci e gli chiedevano: cosa sono questi? E loro, non sapendo pronunciare la "c" dolce, dicevano "sesi", e i siciliani giù botte! )

Stringiamci a coorte...

Son giunchi, che piegano, / Le spade vendute (11). / Già l'aquila d'Austria (12) / Le penne ha perdute /
Il sangue d'Italia / Il sangue polacco (13) / Bevé col cosacco / Ma il cor lo bruciò.

(11) Le truppe mercenarie di occupazione.
(12) L'aquila bicipite, simbolo degli Asburgo.
(12) - (13) L'Austria era in declino (le spade vendute sono le truppe mercenarie, deboli come giunchi) e Mameli lo sottolinea fortemente: questa strofa, infatti, fu in origine censurata dal governo piemontese. Insieme con la Russia (il cosacco), l'Austria aveva crudelmente smembrato la Polonia. Ma il sangue dei due popoli oppressi si fa veleno, che dilania il cuore della nera aquila d'Asburgo."

Testi Consultati:
"Panorama" del 2 luglio 1998 (Valerio M. Manfredi)
"Il tricolore degli italiani. Storia avventurosa della nostra bandiera" (Tarquinio Maiorino, Giuseppe Marchetti Tricamo, Andrea Zagami) Mondadori 2002

Sul sito potete scaricare di ogni, compresi file .mp3 originali dei vari inni e leggere molte altre curiosità sull'argomento. ;-)

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Leggi e decreti...ti interessa?

Il mese scorso ho tenuto lezione a Ravenna a un corso composto esclusivamente da extracomunitari: 2 eritreani, 3 senegalesi, 2 marocchini, 1 sierra-leonese, 1 nigeriana, 5 rumeni, 1 brasiliana, 1 polacca, 1 bulgara e 1 russa. 18 alunni di età differenti che, a modo loro, mi hanno insegnato un sacco di cose - seppur inconsapevoli di farlo. Io, d'altrocanto, gli ho insegnato a familiarizzare un po' di più col computer e a pensare prima di agire d'istinto col mouse...

A parte questi fatti, che sono più personali che altro, è stato interessante constatare che le lezioni a cui hanno partecipato in maniera più coinvolta sono proprio quelle di cui gli italiani farebbero volentieri a meno: la lezione sulla legge 626 (sicurezza e salute in azienda) e 276 (somministrazione di lavoro, la Legge Biagi). Il motivo è facilmente intuibile: nessuno gli aveva mai spiegato prima come funzionano le cose in Italia. Durante le lezioni ho cercato di sviscerare ogni dubbio, andando a cercare tutti i riferimenti ad altri decreti legge (articoli e commi) citati nelle suddette leggi. Non è stato semplicissimo neanche per me riuscire a rispondere a qualsiasi quesito mi fosse posto, pur avendo la legge scritta sotto gli occhi, questo per colpa della forma in cui viene scritta, ovvero il politichese. Ora: se una legge è poco chiara a un italiano, cosa mai potremmo aspettarci che ci capisca uno straniero - anche uno che risiede in Italia da dieci anni? Pure mia madre, che sono più di 30 anni che sta in questo paese, non ne ha un'idea a volte di cosa sta succedendo...va beh, nbon voleva essere uno sfogo ma un momento di riflessione (al quale probabilmente la maggior parte delle persone ha già pensato) su cui vale la pena, però, approfondire singolarmente (sempre).

Per fare questo segnalo i due siti più autorevoli che consentono ad ogni singolo cittadino di consultare qualsiasi legge proposta e approvata in Parlamento dal 1996 ad oggi:
Stiamo all'occhio, come sempre. ;-)

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giovedì, maggio 10, 2007

The future IS yesterday...give it a hit!


Questo è il mio ultimo acquisto: il vecchio, classico telefono della SIP* - qui in versione da parete, probabilmente sarà stato affisso per anni in una scuola, un ufficio pubblico o in un'azienda...funziona ancora, nel senso che fa tu-tu-tu, ma non riesce a chiamare nè ricevere telefonate, ho già fatto le dovute prove. In realtà la mia intenzione è quella di trasformarlo in un oggetto attualissimo, ovvero un telefono VoIp, un po' come ho visto fare dal gruppo "Hulger" facente parte del collettivo inglese Designer's Block durante l'esposizione in Zona Tortona (dal link il video che mostra il doppio calice a "vasi comunicanti" di Jim Rokos) non più di 3 settimane fa. A me però piacerebbe intervenire su un oggetto ormai desueto che andrebbe gettato via per dargli nuova vita, un po' come hanno già fatto i ragazzi di Hulger che hanno già messo in vendita il loro prodotto (vedi il modello Penelope), approvato da Skype. Il fatto è che è facile fare un oggetto tecnologicamente già predisposto alle nuove tecnologie (non così facile certo, parlo a livello progettuale) con uno stile retrò...l'operazione è molto interessante, ma si ferma all'estetica, allo styling...è solo un rimando fittizio delle forme ai telefoni anni '50/'60. La cosa interessante invece è pensare di convertire i dinosauri in vecchietti aggiornati!


A tal proposito ho cercato qualche informazione quà e là e ho trovato questo sito americano (spark fun electronics) di nerds che si divertono a manomettere qualsiasi tipo di tecnologia vecchia e nuova per ottenere altro. Nel mio caso specifico non ho dovuto cercare molto, qualcuno di loro ci aveva già pensato ;-) Il post s'intitola "Portable Rotary Cellular Phone" e risale al 17 gennaio 2005.
Io lo farò tradurre a qualche amico smanettone, perchè alcuni punti - aldilà dell'inglese - non sono molto chiari e non saprei assolutamente dove infilare le mani. E voi? Perchè non customizzate pure voi un vecchio telefono? Tanto fra breve la telefonia di monopolio cadrà in rovina, il futuro vede piuttosto connessioni 24/24h in tutte le case e il quasi totale abbattimento della telefonia analogica...Pimp my rotary-phone!

Link: Spark Fun Electronics: Your source for prototyping supplies

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martedì, maggio 08, 2007

La pjé

Il Pascoli diceva che la piadina è il pane dei romagnoli. La piada è farina, acqua, strutto e sale e non va fermentato, per questo si può classificare tra i "pani azzimi" (dal greco azymos).
C'è chi dice che la migliore la facciano a Ravenna, chi a Cesenatico, altri dicono che quella riminese non ha rivali...a me piace sottile perchè l'impasto troppo alto lo digerisco peggio...ma in realtà mi piace sempre, come credo valga lo stesso per tutti i miei amici di zona. E' fighissimo navigare in rete e vedere che la piadina è un simbolo per tutta la Romagna e se ne parla come di un vero e proprio alimento storico, annoverato tra i "piatti tipici" italiani...

"Uscendo dalla Romagna è possibile trovare diverse versioni di questa focaccia azzima, tutte di provenienza popolare, come il pintuleddu del Logudoro, la tigella emiliana, la farinata ligure, il kokku della Gallura, la torta al testo umbra, la pita dei paesi Balcani, la yufka turca, la burgutta eritrea, ecc..." (continua)


RICETTA BASE DELLA PIADINA


(circa 10/12 piadine)
1 Kg. di farina tipo O
20/30 gr. di sale fino
200 gr. di strutto di maiale raffinato
Acqua tiepida quanto basta per impastare.

Impastare tutti gli ingredienti grossolanamente. Fare riposare l'impasto coperto da un canovaccio di tela per almeno 2 o 3 ore. Meglio se un giorno intero, ma in frigorifero.
Dividere l'impasto ottenuto in 10 o 12 pezzi e farne delle palline. Tirare queste col mattarello di legno sulla spianatoia e cuocerle sul testo di coccio o in mancanza sulla teggia di ghisa ben calda fino a che si formano delle bolle belle colorate; girare con una spatola la piadina e terminare la cottura.
Farcire a piacere. (dal sito ufficiale piadina romagnola)

Valà valà ch'lé proprj bòna...

Altri links:
- Storia della piadina, Piadina On Line (aggiornamento sagre in corso e varie ricette tradizionali).

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venerdì, maggio 04, 2007

Uno degli sfoghi di Grillo

Non sapevo che Giovanardi avesse travisato il concetto di democrazia...e neanche che la Tin Lizzie fosse stata realizzata anche in canapa!



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giovedì, maggio 03, 2007

io e flickr


Ho chiuso definitivamente l'account |effigiēi atque imāgĭnis| su fotolog per passare a un mondo più ampio e frequentato...parlo di flickr (portale Web in lingua inglese (di proprietà del gruppo Yahoo!) che permette di caricare - in forma gratuita ma limitata (100 Mb al mese), oppure illimitata ma dietro pagamento di abbonamento - delle immagini in un proprio spazio, a formare una specie di album fotografico, gestito poi con applicazioni Web direttamente nel Web browser. Questo servizio è usato anche come contenitore di foto da molti blogger e tutto ciò l'ha reso molto popolare - Wiki).

Potete collegarvi a questo indirizzo (che d'ora in poi starà sempre nella colonna qui a destra "Altri blog interessanti: miei e di amici" al secondo posto). Continua, però, il fake-concorso ridanciano dal nome "Scripta Manent" a cui nessuno, tranne kzk, ha mai contribuito...eheheh, non sapete cosa vi state perdendo ;-)

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