martedì, maggio 08, 2007

La pjé

Il Pascoli diceva che la piadina è il pane dei romagnoli. La piada è farina, acqua, strutto e sale e non va fermentato, per questo si può classificare tra i "pani azzimi" (dal greco azymos).
C'è chi dice che la migliore la facciano a Ravenna, chi a Cesenatico, altri dicono che quella riminese non ha rivali...a me piace sottile perchè l'impasto troppo alto lo digerisco peggio...ma in realtà mi piace sempre, come credo valga lo stesso per tutti i miei amici di zona. E' fighissimo navigare in rete e vedere che la piadina è un simbolo per tutta la Romagna e se ne parla come di un vero e proprio alimento storico, annoverato tra i "piatti tipici" italiani...

"Uscendo dalla Romagna è possibile trovare diverse versioni di questa focaccia azzima, tutte di provenienza popolare, come il pintuleddu del Logudoro, la tigella emiliana, la farinata ligure, il kokku della Gallura, la torta al testo umbra, la pita dei paesi Balcani, la yufka turca, la burgutta eritrea, ecc..." (continua)


RICETTA BASE DELLA PIADINA


(circa 10/12 piadine)
1 Kg. di farina tipo O
20/30 gr. di sale fino
200 gr. di strutto di maiale raffinato
Acqua tiepida quanto basta per impastare.

Impastare tutti gli ingredienti grossolanamente. Fare riposare l'impasto coperto da un canovaccio di tela per almeno 2 o 3 ore. Meglio se un giorno intero, ma in frigorifero.
Dividere l'impasto ottenuto in 10 o 12 pezzi e farne delle palline. Tirare queste col mattarello di legno sulla spianatoia e cuocerle sul testo di coccio o in mancanza sulla teggia di ghisa ben calda fino a che si formano delle bolle belle colorate; girare con una spatola la piadina e terminare la cottura.
Farcire a piacere. (dal sito ufficiale piadina romagnola)

Valà valà ch'lé proprj bòna...

Altri links:
- Storia della piadina, Piadina On Line (aggiornamento sagre in corso e varie ricette tradizionali).

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