martedì, gennaio 30, 2007

Due cose sugli Stati Uniti d'America


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mercoledì, gennaio 24, 2007

Come migliorare il vostro blog

Troppo spesso chi fa ricorso a una piattaforma blog, sia per uso personale sia per uso aziendale, trascura di porvi tutta la cura necessaria in termini di usabilità, nella convinzione che la forma-blog sia di per sé usabile. Questo è un errore.

I blog hanno istituzionalizzato i link permanenti e presentano degli url più chiari, offrono sempre una struttura intelligibile doppia, quella cronologica e quella a sezioni, mettono al centro il contenuto lasciando in secondo piano la grafica e ogni altra possibile distrazione, tra il contenuto mettono in risalto le novità. I blog, quindi, sono di per sé usabili. Questa la conclusione a cui spesso, erroneamente, si arriva. In realtà anche per i blog vale la regola d'oro dell'usabilità: struttura e dettagli, cioè architettura del sito e cura del particolare.

Il blog è un sito

Sembra fin troppo banale, ma non lo è: il blog è un sito come qualsiasi altro. Per questo motivo quando si realizza un blog bisognerebbe mettere in atto tutti quei suggerimenti e quei controlli che da sempre si consigliano per l'usabilità dei siti Internet. Il fatto che le piattaforme di blogging automaticamente diano soluzione ad alcuni tra i più importanti problemi, non esime l'autore da una verifica - fatta prima di tutto sul campo - sia degli automatismi della piattaforma sia del livello di personalizzazione.

I problemi comuni

Troppe volte, navigando tra i blog, si possono trovare pagine cariche di problemi di usabilità. E alla fine, i problemi sono quasi sempre gli stessi. Quelli sotto elencati non sono gli unici, ma sono quelli più evidenti e più facilmente rimediabili. Vediamoli a uno a uno.
  • Uso del colore. La centralità del contenuto - perlopiù testuale - porta gli autori a esercitarsi in acrobazie cromatiche, a volte degne più di un circo che di una pagina Web. Bisognerebbe sempre stabilire delle linee guida del colore, sviluppate con criterio e sulla base di determinati obiettivi.
  • Testo e font. La linearità con cui si sviluppa il contenuto dei blog fa nascere un desiderio di originalità là dove, di solito, non ce n'è bisogno. Inutile tentare di utilizzare font particolari per rimarcare il carattere del proprio sito: molto meglio attenersi a quelli standard, che garantiscono l'unico aspetto fondamentale, la leggibilità.
  • Immagini. Qui il problema nasce perlopiù per semplice errore: immagini troppo grandi - oltre a problemi di caricamento per tutti i dial-up users (e in Italia sono ancora tanti) - non consentono di prendere visione immediata del contenuto del blog nel suo insieme. Soprattutto l'header deve essere trattato con la giusta dimensione, in modo che all'apparire della pagina non sia necessario scrollare per capire di che cosa si tratta.
  • La gestione dei link. Se i collegamenti ipertestuali sono la linfa di tutte le pagine Web, ciò è ancora più vero nel caso dei blog. L'essenza stessa della blogosfera è il rimando continuo, di blog in blog o di blog in sito, fino alla fonte primaria della notizia a cui si fa eco o si commenta. Per questo, oltre ai principi generali sui link, sarà bene tenere d'occhio la loro visibilità nella pagina e anche nel singolo testo. Il colore e l'indicazione chiara del collegamento sono fondamentali, al pari del cambio cromatico a link cliccato.
  • La struttura. Quella delle singole pagine è garantita dall'ordine cronologico: può non essere la soluzione migliore in assoluto, ma è uno standard ormai pienamente accettato e che ha in più il vantaggio di rendere uniforme la blogosfera. Diverso il discorso per il sito nel suo complesso. In questo caso, la navigazione interna deve essere agevolata esattamente come si farebbe negli altri siti. Per questo motivo l'attenzione alla struttura deve essere molto alta, con una scelta significativa delle sezioni da presentare e con una logica distinzione tra le aree di destinazione. Gli argomenti del sito, le pagine istituzionali, le pagine di servizio e così via.

(dal sito shynistat.com)

link: shinynews/usability




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Corrado Guzzanti parodizza Tremonti...hahahah!


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psst!

Sto lavorando alla mia tesi, prevista per il 15 di febbraio...se volete dare n occhio a quello che sto facendo andate su The Future e seguite il link ...:-)

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Progetto Polymath


"Il Progetto Polymath intende offrire l'occasione di un incontro e di un confronto per una nuova matematica nella scuola. Vuole contribuire a diffondere un'immagine della matematica meno fredda e meno antipatica di quella che si trova fra gli studenti e in generale nell'opinione pubblica. Si rivolge a quanti sono interessati ad approfondire la propria cultura matematica e, in primo luogo, agli insegnanti e agli studenti delle superiori, con i quali intende stabilire un collegamento diretto, al fine di collaborare al necessario rinnovamento dei programmi di matematica, ormai obsoleti, fermi all'Ottocento." [...]

Ottimi presupposti, ci sono un sacco di documenti, tesi realizzate e altro sui temi che hanno come perno la matematica e il ragionamento logico...

La verità nasce come paradosso
e muore come ovvietà.

Arthur Schopenhauer

link: Progetto Polymath

tesine e ricerche interessanti

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venerdì, gennaio 12, 2007

Waking Life


Se ci sono film che un creativo dovrebbe vedere, questo è uno di quelli...un po' come Le 5 Variazioni di cui si parla nel post qui sotto. Una pellicola sicuramente originale, forse un po' pretenziosa...ma neanche tanto: provate voi a parlare di morte, filosofia (tra citazioni varie) e le insicurezze dell'uomo per un'ora e quaranta senza appesantire un tantino la storia...forse è per questo che è stato trasformato in un cartoon. Bella prova virtuosistica da parte del cast di ritocco delle immagini (uno dei motivi per cui mi piace Waking Life) e grazie tanto per l'onanismo mentale dell'autore...che spesso combacia con quello di molti spettatori (noi compresi :-)


"La trama è riassumibile davvero in poche parole: Wiley Wiggins è un giovane che, durante una visita ad un amico, rischia la vita in un incidente stradale; dopo ciò la sua vita cambia, comincia a fare strani incontri: filosofi, registi, musicisti, giornalisti, liberi pensatori, gente strana, che continua a focalizzare i propri discorsi sul tema della vita, del suo significato profondo, ed anche della morte come esperienza in essa profondamente radicata. Il finale del film, verso il quale gradualmente le lunghe trattazioni tendono, è in realtà abbastanza prevedibile..."
(>> continua su cinefile.biz )

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domenica, gennaio 07, 2007

The 5 Obstructions


Lars Von Trier è da vedere, in ogni caso, anche se la maggior parte delle volte non piace. Essendo oltre il semplice concetto di cinema si può anche capire perchè. Fenomenologia dei linguaggi, di vario tipo. "The Kingdom", "Gli Idioti", la trilogia di "Dogville". Per me il migliore rimane questo, "Le 5 variazioni". Sarà un discorso puramente stilistico, un esercizio tecnico più per cineasti che cinefili. ma pur sempre da guardare.


link: Film Sans Frontières, Movies.it, Wikipedia.

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sabato, gennaio 06, 2007

Food design, la progettazione alimentare...


Se non sapevate che ormai la cucina francese non è più la migliore del mondo (e comunque da bravo italiano non l'ho mai creduto) intesa come nouvelle cuisine è ora di aggiornarsi. Al giorno d'oggi gli chef di tutto il mondo fanno a gara non in termini di qualità della loro cucina (perchè per essere buoni chef - si sa - come minimo ciò che cucini dev'essere sempre sublime...) ma in termini di creatività. (>>>continua su The Future)

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