martedì, agosto 08, 2006

Cool Hunting: a caccia di tendenze [1]

Sei una persona curiosa? Ti piace osservare il mondo, soprattutto il suo lato più materiale? Hai sensibilità a sufficienza e una sorta di sesto senso per prevedere le prossime tendenze, siano esse legate alla moda, al design, all'arredamento -dal look particolare osservato in un locale notturno, agli spettacoli più in voga-...? Hai tempo e soldi abbastanza per poter viaggiare spessissimo, scattare immagini andando alla ricerca delle cose più strane che ti ispirano (e che possono poi influenzare il mercato)? E inoltre, sai scrivere? Bene, ti sei inventato/a un lavoro inqualificabile giuridicamente ma che sta diventando molto ricercato e apprezzato, a cominciare dalle grandi compagnie.
Questo è il caso di Josh Spear, 21 anni (giovanissimo), americano (vive a Boulder, Colorado), iscritto in facoltà e che durante un corso di giornalismo ("Journalism 1001 class") decide di cominciare a scrivere da subito e, pionieristicamente, crea il proprio spazio sul web, fino a quel momento ancora molto sottovalutato. Sul suo sito personale (www.joshspear.com) il ragazzo si scatena scrivendo quotidianamente, recensendo oggetti, libri, filmati, album, serate e molto altro strettamente secondo i suoi gusti; segue solo due regole: 1. tutto ciò di cui scrive gli piace veramente e gli interessa, 2. Cerca di avere sempre un contatto diretto con gli oggetti, quindi o se li va a cercare di persona oppure (adesso) se li fa spedire direttamente a casa. Siamo nel 2004 (poco tempo fa...) ma già sembra trascorso un decennio: adesso Josh ha avviato una società di consulenza che si chiama Spear Creative Group e che sviluppa strategie creative, ricerca del marchio e identificazione di nuovi trend...una possibilità di lavoro assicurata in Italia! ;-))
Eppure, reduce dalla mia consueta mini-ricerca sul web, ho trovato anche siti italiani che danno la spiegazione di questo nuovo termine: cool hunting. Scopro, però, che questo termine non nasce solo due anni fa con Josh Spear, anzi credo che in realtà sia un'attività che esisterà negli States già da inizio anni '90 (non so perchè ma ho l'impressione che cominci presto); a tal riguardo ho trovato un lungo articolo in lingua pubblicato su "The New Yorker" in data 17 marzo 1997 dal titolo "The Coolhunt: Who decides what's cool? Certain kids in certain places and only the coolhunters know who they are." di Malcolm Gladwell che si rivela essere il primo (o uno dei primi) articolo che parla di questo fenomeno legato al business americano. Tornando al fenomeno in sè, ho trovato un sito/magazine chiamato Trendhunter in cui si parla anche del sito di Josh; un sito che bisogna assolutamente andare a vedere (mi piace molto, riassume un po' tutti i discorsi fatti) dal nome The Cool Hunter "Roaming the globe - So you're in the know" (fighissimo e ben curato, secondo me è la variante europea del fenomeno); altro sito molto ben curato (e a cui collabora il già soVracitato Josh) è Coolhunting.com e tratta di tutte le cose, ma con quel piglio più conciso di chi non vuole spendersi troppo...ho trovato anche un coolhunter italiano che dice di collaborare al sito di Spear, si chiama Stefano Ricci e il suo blog è questo. Per gli approfondimenti sul tema del Cool Hunter vi rimando al mio altro blog (The Future) che è stato pensato apposta per questo tipo di interessi!

articoli correlati:
- "Un esercito di cool hunters, cacciatori urbani di tendenze" di Alessandra Retico ("La Repubblica" 9 marzo 2001)
- "Il manifesto dell'Actual" di Matteo G.Brega ("Il Domenicale - Settimanale di cultura" 26 giugno 2004)
- "Fad Gadgets" di Roshan Abraham (ReadMe, 28 aprile 2004)

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